Esatto.
Rinato.
Ufficialmente, ricominciano gli allenamenti sul PK02. Quattro chilometri di cui uno su sterrato e uno su scogli misti di arenarie e roccia vulcanica.
Neanche credevo di riuscire a concluderlo, dopo tanto tempo, e invece eccomi qui, stanco e soddisfatto.
La costa è meravigliosa; il percorso è leggermente cambiato per lo spostamento di alcuni fronti di frana, la presenza di un rottame di bicicletta, uno scooter (o meglio il suo scheletro) e diversi arbusti caduti giù dalla scarpata.
La riva era piena di velelle, e luccicava stramanente di blu. I lentischi profumavano e gli elicrisi sembrava stessero per sbocciare da un momento all'altro.
Non è spettacolare, non è acrobatico, non c'è nessuno a vedere o scattare foto d'effetto ma una cosa è certa: è parkour.
E io mi sento migliore.