lunedì 20 aprile 2009

Apres la pluie...

... vient le beau temps.
Finalmente. Anche se la pioggia della canzone è quella d'autunno, la stagione speculare.
Passato un periodo di freddo intenso (ed era il meno), di lavoro intenso (sfiancante, a volte) e di pallosissima pioggia, stasera si ritorna ad allenarsi con un minimo di regolarità, dopo qualche sporadica uscita in Febbraio e in marzo. C'è da riprendere il fiato, sciogliere la muscolatura ammosciata da giornate passate seduto, dai dolci delle feste (nemmeno troppi) e dalla stanchezza mentale.
Si riparte, correndo. E non perché ci sia urgenza di arrivare chissà dove.
Perché e' bello.
Come sempre.
Oai Partout.

martedì 27 gennaio 2009

mauvais saison

Che palle il tempo fa schifo. Ero riuscito ad allenarmi anche durante le feste, quando le cene e i pranzi ti troncano lo stomaco e non riesci ad alzarti dalla sedia. Ero fuori a correre la mattina del 27, con tre gradi e tanta voglia di sentirmi meglio. Funzionava.
Ora pero' il tempo fa schifo, letteralmente. Piove ogni due giorni e' tutto fradicio e quando non piove tira un vento del cazzo. Fanculo. Non cedo.
Continuo ad allenarmi a costo di farlo in garage, con NTM e IAM a palla e vaffanculo a tutti. Esercizi, balzi, su un piede solo, finche' non mi si sfiancano le caviglie, finche' non devo buttarmi a terra perche' non ce la faccio piu' a superare lo sgabello e le gambe fanno troppo male. Corda, altri balzi, anche questo e' fiato. Pesi per le braccia, per le spalle, pochi chili e tante ripetizioni, e ogni giorno e' piu' semplice.
Mi sistema la schiena, tutti questi viaggi in macchina me la stanno troncando di nuovo, fanculo.
E chissa'che non mi passi il nervoso, almeno finche' non torna il bel tempo e potro' tornare fuori, ancora linee, ancora la citta' sotto i piedi.

mercoledì 10 dicembre 2008

allenarsi con la pioggia - training when it's raining

Riprendo a postare, il tempo continua a fare schifo, io continuo ad allenarmi. Del resto un posto al coperto ce l'ho e sarebbe da stupidi non approfittarne. Quando piove molto posso raggiungerlo in auto e allenarmi in tutta tranquillita', ma se il tempo e' come ieri sera, ovvero una leggera pioggia intermittente, mi sposto comunque correndo, e l'acqua e' un incentivo ad accelerare. Nel parcheggio coperto, oltre a correre, posso provare un sacco di esercizi e soprattutto ripetere delle serie interessanti; i posti auto infatti, ritmati alla distanza di due metri e mezzo, offrono la possibilita' di calibrare una lunga serie di quindici balzi da fermo per completare i quali occorre spingere ogni volta a sufficienza per non trovarsi a dover sforzare eccessivamente al balzo successivo.

L'altra buona opportunita' e' quella di provare delle transizioni, come ad esempio i balzi in corsa chiudendo su un corrimano a quattro zampe in modo da proseguire per un tratto e poi passare oltre. A volte una ringhiera e' utile per superare un gap ma e' difficile raggiungerla e portarsi in posizione; allenandosi sulla transizione ci si abitua a entrare sul corrimano senza fermarsi, in modo da riuscire a raggiungerlo anche con un balzo da un appoggio improvvisato.
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I start posting again, the weather is still awful, I keep training. After all I have a covered spot and I'd be stupid if I didn't catch it. When it's showering I can go there by car and train easily but when the weather is like yesterday, that is a light blinking rain, I still run to the spot and water is a good reason to accelerate. In the covered parking, apart from running, I can try a lot of exercises and what's more repeat dome interesting series; car places in fact, with a two meters and a half rhythm, offer the chance to measure a long series of fifteen steady jumps, to complete each you have to push enough each time so to avoid hard efforts in closing the following jump. The other good chance is trying transitions, like running jumps closing on a handrail in quadrupedal stance to continue for a short distance and then jumping off. Sometimes a handrail is useful to clear a gap but it's hard to get upon it and placing over it; training on the transition you get accustomed with entering the handrail without stopping so to be able to reach it also with a jump from an occasional base.

martedì 4 novembre 2008

Pioggia

Il tempo dell'ultima settimana poteva avere solo due conseguenze: impossibilita' ad uscire e raffreddamento con mal di gola. Se anche soltanto non si fosse verificata quest'ultima eventualita' sarei magari andato a correre nel parcheggio coperto, sacrificando pero' gli esercizi di parkour e le ripetizioni. Questa settimana all'umidita' e al vento si e' finalmente aggiunta una pioggia abbondante che rende difficoltoso anche uscire senza bagnarsi. Temo che ne approfittero' per recuperare e pianificare, sperando che tutto si sistemi nel giro di qualche giorno. Se intanto qualcuno volesse programmare un'uscita io sono qua.

martedì 28 ottobre 2008

Lignes d'entraînement

Ora che gli allenamenti serali vengono definitivamente fatti al buio l'esigenza di concentrare tutto quanto in una sessione piu' efficace si fa sempre piu' pressante. Il riscaldamento minimo di quindici minuti posso prolungarlo al chiuso nel parcheggio coperto ma gli esercizi occorre che li faccia dove c'e' materiale su cui lavorare, ovvero all'aperto, e le temperature stanno piano piano scendendo. A partire dalla settimana passata quindi affianco la corsa a uno stretching adeguato e poi eseguo linee prefissate in ripetizione, con recuperi cronometrati tra l'una e l'altra, in modo da rimanere caldi senza sudare eccessivamente. Il percorso studiato si svolge in meno di trenta secondi e da' una certa soddisfazione rispetto al singolo esercizio. Quando ho ripetuto i percorsi un numero sufficiente di volte posso passare agli esercizi - di volta in volta - per le braccia, l'equilibrio, il salto di precisione e studiare nuove linee.
In attesa che i nuovi strumenti di Google Maps rimappino la zona (dalle foto si vede ancora il vecchio centro commerciale) inserisco una pianta approssimativa che ho ricostruito a partire dalla cartografia regionale; utilizzero' questa pianta anche in futuro per chiarire punti e percorsi, in attesa di poterne postare una piu' precisa.

Questa linea breve di allenamento prevede un percorso circolare e breve, con una ringhiera singola in posizione A, una seconda ringhiera in posizione B da passare con un passe main, un muretto delle fioriere in posizione C ed una ringhiera doppia in posizione D. Questo ultimo punto e' costituito dal passamano della rampa e da quello della terrazza; salendo sul primo si sceglie, a seconda della spinta e della posizione, come oltrepassare il secondo per riportarsi in posizione di partenza, nel quadrato.
Con ripetizioni entro i due minuti (quindi circa trenta secondi di run e novanta di recupero) quattro giri sfiancano, non tanto per il fiato quanto per tutto il resto. Quando una serie da cinque non risultera' piu' pesante sara' il momento di scegliere se variarla, allungarla o semplicemente passare a un nuovo percorso da tracciare.

giovedì 9 ottobre 2008

jump


saltare insegna a saltare. cadere insegna a cadere. se non ci si abitua agli atterraggi prima o poi ci si sbriciolano i ginocchi e i menischi... datemi retta: provate i salti gradualmente, fa solo bene!

martedì 16 settembre 2008

Dissecting a spot - #2

E' arrivato il freddo. Dopo uno schifosissimo fine settimana di pioggia il meteo ha previsto un abbassamento delle temperature e in effetti e' stato proprio cosi'. Tuttavia non si puo' prescindere dall'allenarsi solo perche' c'e' un po' di freddo, cosi' l'ingegno ha fatto girare le rotelle partorendo la soluzione. Lo spot che iniziai a descrivere tempo fa ha un parcheggio coperto piuttosto ampio, chiuso su due lati, aperto sul piazzale sul terzo e rivolto verso il centro commerciale (quindi un'area parzialmente coperta) sul lato restante.


Questo fa si' che l'area si presti agli allenamenti quando c'e' molto vento o piove o addirittura entrambe le cose, visto che eventualmente lo si puo' raggiungere comodamente in auto. A disposizione del traceur c'e' una superficie di cemento al quarzo riparata dal maestrale e dal gracale, i venti piu' freddi e fastidiosi, dove si puo' correre in tutta tranquillita' come ho potuto fare ieri sera per oltre mezz'ora. Eventualmente ci sono a disposizione le travi di controvento al di sotto dell'area coperta, qualche corrimano, si possono fare un po' di esercizi di equilibrio utilizzando le linee che delimitano i posti auto e se proprio non diluvia anche le zone a contorno del piazzale, delimitate dalle ringhiere d'acciaio, si prestano a delle run improvvisate.
E' ovvio, correre in cerchio e' palloso e ci vuole un po' di dedizione per durare un tempo ragionevole, ma le colonne si prestano a tutta una serie di varianti a slalom che servono anche a provare le inversioni brusche di direzione.
Se proprio vi sentite *gangsta* vi potete portare il GhettoBlaster e sparare un po' di musica, per quel che mi riguarda io ci arrivo correndo e me ne vado correndo, per cui non porto nulla di piu' dell'abbigliamento.
Non lasciate che il freddo e l'inverno vi fermino, la' sotto e' una pacchia; dopo un quarto d'ora ho dovuto togliermi la maglietta...