martedì 28 ottobre 2008

Lignes d'entraînement

Ora che gli allenamenti serali vengono definitivamente fatti al buio l'esigenza di concentrare tutto quanto in una sessione piu' efficace si fa sempre piu' pressante. Il riscaldamento minimo di quindici minuti posso prolungarlo al chiuso nel parcheggio coperto ma gli esercizi occorre che li faccia dove c'e' materiale su cui lavorare, ovvero all'aperto, e le temperature stanno piano piano scendendo. A partire dalla settimana passata quindi affianco la corsa a uno stretching adeguato e poi eseguo linee prefissate in ripetizione, con recuperi cronometrati tra l'una e l'altra, in modo da rimanere caldi senza sudare eccessivamente. Il percorso studiato si svolge in meno di trenta secondi e da' una certa soddisfazione rispetto al singolo esercizio. Quando ho ripetuto i percorsi un numero sufficiente di volte posso passare agli esercizi - di volta in volta - per le braccia, l'equilibrio, il salto di precisione e studiare nuove linee.
In attesa che i nuovi strumenti di Google Maps rimappino la zona (dalle foto si vede ancora il vecchio centro commerciale) inserisco una pianta approssimativa che ho ricostruito a partire dalla cartografia regionale; utilizzero' questa pianta anche in futuro per chiarire punti e percorsi, in attesa di poterne postare una piu' precisa.

Questa linea breve di allenamento prevede un percorso circolare e breve, con una ringhiera singola in posizione A, una seconda ringhiera in posizione B da passare con un passe main, un muretto delle fioriere in posizione C ed una ringhiera doppia in posizione D. Questo ultimo punto e' costituito dal passamano della rampa e da quello della terrazza; salendo sul primo si sceglie, a seconda della spinta e della posizione, come oltrepassare il secondo per riportarsi in posizione di partenza, nel quadrato.
Con ripetizioni entro i due minuti (quindi circa trenta secondi di run e novanta di recupero) quattro giri sfiancano, non tanto per il fiato quanto per tutto il resto. Quando una serie da cinque non risultera' piu' pesante sara' il momento di scegliere se variarla, allungarla o semplicemente passare a un nuovo percorso da tracciare.

giovedì 9 ottobre 2008

jump


saltare insegna a saltare. cadere insegna a cadere. se non ci si abitua agli atterraggi prima o poi ci si sbriciolano i ginocchi e i menischi... datemi retta: provate i salti gradualmente, fa solo bene!